Video Tutorial gratuito SketchUp - arredare una stanza in 3D.

Video Tutorial SketchUp: come arredare una stanza in 3D

Con questo video tutorial gratuito proviamo ad arredare una stanza in 3D con SketchUp, con l’aiuto dell’architetto Marco Chiarello, docente e autore di manuali SketchUp. Partendo dal rilievo e impostando correttamente le misure, daremo vita allo spazio e lo arrederemo con oggetti 3D.

Quando c’è bisogno di fare pratica, non c’è niente di meglio di un Video Tutorial di SketchUp che riproduce uno dei casi più frequenti per molti professionisti dell’arredamento d’interni: riprodurre la stanza del cliente e modellare una soluzione d’arredo con mobili 3D realistici.

Tutorial per arredare con SketchUp una stanza in 3D, mobili inclusi

Questo esercizio con SketchUp è particolarmente realistico: si simula la costruzione del modello 3D di una stanza partendo dal suo rilievo con misure precise, per poi poterla arredare. Il rilievo è stato già prodotto in LayOut (il modulo di SketchUp per l’impaginazione dei disegni), per avere comodamente a portata di mano tutte le misure che servono. Ma nella realtà si può benissimo partire da uno schizzo a matita, l’importante è aver preso bene le misure. Infatti anche lo stile grafico usato in LayOut simula volutamente un disegno 2D fatto a mano.

Il tema dell’esercizio è proprio quello della corretta realizzazione della stanza in 3D, con porte, finestre e le relative altezze di architravi e davanzali. Per l’arredo si utilizzeranno elementi 3D gratuiti già pronti, presi dalla 3D Warehouse e adattati al caso specifico.

Riportare il rilievo della stanza da arredare in SketchUp

Si parte chiaramente da un file nuovo e qui si potrebbe cominciare a riportare il disegno dell’ambiente rilevato su carta. Tuttavia l’occasione è comoda per prendere in esame un’altra possibilità, quella di importare un’immagine, così da avere lo schizzo del rilievo già dentro l’ambiente di lavoro di SketchUp.

Quando si lavora con le immagini si ha a che fare con i pixel, non con un disegno in scala, quindi il primo problema da risolvere sarebbe portare questa superficie di pixel alla dimensione giusta, per poi realizzare il modello sopra l’immagine.
In questo caso si dovrebbe trattare di un disegno in scala, fatto bene con le squadrette, non di uno schizzo a mano libera, perché le misure annotate sarebbero precise, ma le proporzioni del disegno molto meno. Però potrebbe trattarsi anche di un file PDF, se il rilievo è stato fatto da qualcun altro utilizzando un altro software per il disegno bidimensionale.

Tuttavia non sempre questa è la soluzione migliore, perché presenta delle complessità pratiche che poi non forniscono chissà quale precisione in più sul modello.
Quindi questa volta ci si accontenterà di avere un’immagine del rilievo leggibile, per costruire il modello a fianco, quindi con lo strumento Scala si darà una dimensione più o meno plausibile all’immagine del rilievo importata in SkechUp.

Un rapido controllo alle unità di misura in uso da Finestra – Informazioni Modello e si può cominciare il disegno 2D.

Costruire il perimetro murario, dal generale al particolare

Con lo strumento Linea (l’icona a matita) si comincia a ricostruire il perimetro interno della stanza, così otterremo una superficie bidimensionale.
Da questa superficie si procede alla definizione degli spessori dei muri, aiutandosi con delle linee guida. Così si arriva a definire un secondo perimetro esterno al primo che rispecchia i diversi spessori dei muri.

Per il posizionamento delle bucature si può procedere in diversi modi, in questo caso si sceglie di segnare i fori di porte e finestre prima in pianta, nello spessore dei muri.
In questo modo si tagliano le superfici che poi verranno estruse in altezza come muri, usando lo strumento Spingi e tira.

Si ottengono dei muri separati, come se avessero delle forature a tutta altezza, non resta che mettere le altre porzioni di muro sopra le architravi e sotto i davanzali, rispettando al meglio i principi generali di disegno in SketchUp, per ottenere un modello più pulito e lavorare meno. È importante sapere che le geometrie che vengono a contatto si spezzano tra loro, per questo nel video tutorial ci si sofferma su questi aspetti.

Per eliminare le linee complanari ad altre superfici, si può procedere manualmente con lo strumento Cancella, oppure ricorrere a un’estensione gratuita disponibile nella Extension Warehouse che si chiama Delete coplanar edges.

Una volta terminato il perimetro murario, è bene definirlo come Gruppo, in modo tale che nel prosieguo del lavoro non si vada a confondere con gli altri elementi geometrici 3D che troveranno spazio all’interno del progetto. Quindi si selezionano tutti i muri con un triplo clic e dal menu contestuale si sceglie Crea gruppo.

Solaio, soffitto, soglie e davanzali con i propri materiali di superficie

Considerato che si tratta di un progetto di arredo d’interni, definire lo spessore del solaio non è necessario, perché difficilmente verrà incluso nelle viste da presentare al cliente, quindi ci si può accontentare della superficie già presente. Al contrario, sarà opportuno mettere un soffitto, se no nei rendering delle prospettive si vedrà il cielo (cosa assai poco realistica). A tal fine viene utile aver definito i muri come gruppo, perché poi il solaio di copertura è più facile da nascondere in funzione delle viste che vogliamo ottenere.

Ragionare per gruppi, componenti e oggetti che di volta in volta vengono nascosti o visualizzati è comunissimo e comodissimo in SketchUp, sia per la definizione delle viste, che in fase di progettazione, per visualizzare solo ciò su cui si è impegnati, senza “intralci”. In alternativa si possono usare anche i piani di sezione.

Nel voler assegnare un materiale di superficie al pavimento conviene separare le soglie di porte e porte finestre per ottenere poi una rappresentazione più verosimile. Bisogna modificare il gruppo definito per il pavimento e ricordarsi di assegnare il materiale nell’editor del gruppo per rispettare le separazioni appena definite.

Usare i materiali dall’interno o dall’esterno dei gruppi sono opzioni diverse che vengono buone a seconda dei casi, basta sapere come funzionano e regolarsi di conseguenza.

Porte, finestre e altri oggetti da inserire nel progetto 3D

Molti elementi di uso comune quali porte e finestre, possono essere scaricati gratuitamente dalla 3D Warehouse alla quale si può accedere direttamente dall’interno di SketchUp, dal menu Finestra – 3D Warehouse. Ci sono milioni di oggetti, basta cercare e filtrare opportunamente per trovare quello che ci serve.
In questo caso gli oggetti che servono sono già a disposizione, basta importarli e posizionarli nel modello 3D, perché in questo caso sono già della misura giusta. Altrimenti, se bisognasse ridimensionare un oggetto, lo si può scalare in toto o nelle sue diverse parti, per essere più precisi, altrimenti cercare dei Componenti, che sono degli oggetti dinamici e parametrici che si possono configurare all’occorrenza.

Altri elementi semplici, come il pannello vetrato scorrevole, possono essere realizzati e definiti come gruppo con le stesse tecniche viste in precedenza, assegnazione del materiale vetro inclusa.

Ora che il modello della stanza è completo, inizia la progettazione degli interni.

Disporre i mobili per l’arredamento della stanza 3D in SketchUp

Questo video tutorial non è espressamente dedicato all’interior design, quindi ci si accontenterà di disporre all’interno della stanza dei mobili già pronti per l’uso, occupandosi principalmente delle tecniche per il loro posizionamento.

Per approfondimenti sull’arredamento d’interni c’è un video tutorial gratuito a disposizione.

Il tavolo con otto sedie è un Componente (quindi un oggetto parametrico) che è stato salvato in precedenza per essere utilizzato in qualsiasi progetto. Basta visualizzare il modello dall’angolatura più comoda e posizionarlo nel posto giusto. Lo stesso vale per il divano.

C’è da notare che quando ci si trova a dover inserire un elemento che occlude la vista della parete posteriore alla quale deve andare in adiacenza, SketchUp aggiunge una temporanea trasparenza all’oggetto per facilitare il suo posizionamento con la massima precisione.

Tutto il blocco cucina è stato modellato in precedenza assemblando oggetti scaricati dalla 3D Warehouse (alcuni dei quali sono stati modificati) con altri elementi modellati da zero.
L’esercizio si conclude con il semplice posizionamento di un tappeto e di un armadio a muro.

Questo è un esercizio molto utile per prendere confidenza con le tecniche di disegno, i gruppi, la ricerca e il posizionamento degli oggetti in SketchUp.

Come salvare delle viste prospettiche del modello 3D in SketchUp

Se il modello è pronto, si può procedere con le inquadrature che potranno illustrare al meglio la proposta progettuale al cliente. Si può attivare la barra degli strumenti Telecamera dal menu Visualizza, per controllare con precisione il punto di osservazione, la sua altezza da terra, l’apertura dell’angolo visuale, la prospettiva a due punti per evitare le linee inclinate.

Dal pannello Ombreggiatura si può attivare la luce solare, definire la sua angolazione per far entrare la luce naturale nella stanza e quando il risultato è soddisfacente si aggiunge questa prospettiva al pannello Scene, il tutto con un semplice clic. Un altro clic sulla scena salvata sarà sufficiente per tornare in questa stessa posizione in qualsiasi momento.

Lo strumento Guarda attorno permette di navigare il modello 3D con le impostazioni definite in precedenza per l’osservatore (altezza da terra e cono visivo), così da poter settare altre viste in successione come se si stesse effettivamente esplorando l’ambiente. Mentre lo strumento Orbita offre più libertà di movimento.

Gli step successivi alla definizione delle scene possono essere:

  • l’esportazione di un’immagine (avendo cura di impostare una dimensione immagine adeguata per l’utilizzo che se vuole fare);
  • l’impaginazione in LayOut per avere delle tavole di presentazione del progetto;
  • la scelta di uno stile di rappresentazione più accattivante;
  • il passaggio al rendering fotorealistico affidandosi a plug-in come V-Ray o Enscape.

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