Roberto Bolletta macchine per bambini.

Un caso studio per il design senza barriere con SketchUp e V-Ray

Raccontiamo l’esperienza di Roberto Bolletta, un utente SketchUp e V-Ray ricco di immaginazione e conoscenze pratiche che gli permettono di approcciare in modi diversi al progetto di design, avvalendosi di alcune modalità operative davvero singolari, che sveleremo solo alla fine.

In copertina: auto giocattolo elaborate usando SketchUp Studio e i plug-in SubD e Curviloft che aiutano la modellazione 3D di forme organiche; rendering elaborato con V-Ray in cui è stata usata la funzione Decal per applicare le decalcomanie e anche la funzione Enmesh (una delle novità della versione 6), più la luce Dome in abbinata al sole di V-Ray.

Dal mobile al progetto con SketchUp attraverso il CAD meccanico

Ciao Roberto, raccontaci un po’ di te e delle tue esperienze, giusto per inquadrare l’ambito in cui operi.

Cercando di essere breve, posso dire che vivo ad Assisi (PG), sono prossimo ai 60 e, anche in virtù di ciò, le esperienze di vita sono parecchie.
Ho avuto un’azienda nel settore del mobile e delle cucine componibili che mi ha permesso di entrare in contatto con importanti designer internazionali, seguire la realizzazione di set fotografici, cataloghi, listini, fiere, organizzare la produzione e tutto quel che si può immaginare serva all’interno di un’azienda di questo tipo, inclusa la progettazione di cucine in prima persona. 
Mi sono cimentato anche con la progettazione meccanica per un’altra azienda, quando i software CAD erano ancora agli albori.
In seguito ho fondato un’azienda di servizi e assistenza software e hardware per le aziende che necessitano di server e-mail, firewall, reti LAN, servizi web, ecc. e sono pure riuscito a coronare un mio sogno con la realizzazione di una moto e uno scooter elettrici, quando ancora non erano “di moda”. Anche questi li avevo progettati con SketchUp.

Cucina di Roberto Bolletta marmo scuro e pietra naturale rendering con V-Ray.

Se qualcuno ti volesse cercare online, sei presente o attivo su qualche social network?

Anche se sembra un controsenso di questi tempi, sono più attivo che presente, nel senso che mi focalizzo solo su alcune cose che mi interessano e servono. Ad esempio seguo quasi quotidianamente il gruppo Facebook Impariamo SketchUpdove ho trovato persone veramente competenti che mi hanno aiutato a conoscere meglio sia SketchUp che V-Ray. Ovviamente lo consiglio a tutti coloro che vogliono apprendere e stare al passo con il programma, assieme al vostro Forum che trovo molto utile.
Della 3D Warehouse non dico nulla, perché penso sia già ben nota agli utenti SketchUp e non solo, però confesso che trovo uno spasso la nuova funzionalità di ricerca per immagini. In aggiunta a ciò, al momento metto qualche immagine delle mie realizzazioni su questa pagina web.

Roberto Bolletta scooter elettrico robo.
Modello 3D di scooter elettrico
Roberto Bolletta packaging Netter.
Presentazione di packaging con applicazione di decalcomanie

A questo punto conviene forse dare qualche delucidazione sui loghi che compaiono sui alcuni tuoi progetti, no?

Sì, potrebbe essere una buona idea. Il logo robo non è registrato e non è un’azienda, è solo l’abbreviazione di Roberto Bolletta. Invece Netter è il marchio e il nome di un’azienda di mio figlio che produce software per macchine virtuali, utili ad esempio per sfruttare GPU da remoto per elaborare rendering corposi, come una render farm su misura.

L'incontro con SketchUp, V-Ray, estensioni e sistemi operativi

Ci piacerebbe sapere quando hai conosciuto SketchUp, come sono stati i primi approcci e lo stesso per V-Ray. E poi quali sono le tue estensioni preferite, su che sistema operativo lavori e magari altre cose che ti piacciono o consiglieresti ad altri.

Conosco SketchUp dalle prime versioni, anche se lo utilizzavo in maniera elementare. Negli ultimi anni ho avuto modo di studiarlo molto di più e di prendere confidenza anche con V-Ray. In tal senso un ringraziamento a Tecnobit penso sia d’obbligo, non fosse altro per l’aiuto e la mole di materiali di supporto che mettete a disposizione degli utenti italiani.

Secondo me SketchUp è un programma fantastico, semplice e intuitivo, molto più potente di quello che uno può immaginare a prima vista e grazie alle molte estensioni che si trovano online, può trasformarsi e specializzarsi in molti settori diversi.
Per quanto riguarda V-Ray, penso che sia il motore render con qualità fotorealistica migliore sul mercato, d’altronde Chaos è la l’azienda leader mondiale del mercato dei motori di rendering.

Altra cosa molto importante è l’enorme mole di estensioni (molte gratuite) che si trovano online a cominciare dalla Extension Warehouse, in particolare io non potrei fare a meno di quelle citate all’inizio per le superfici curve. Lo stesso vale per la già citata 3D Warehouse, dove si può trovare la qualunque cosa e, volendo, anche condividere i propri oggetti 3D. E non dimentichiamo LayOut per l’impaginazione dei disegni, che secondo me è fondamentale, ma ho la sensazione che non sia conosciuto al pari di SketchUp, mentre per me è proprio irrinunciabile.

Sono un utente Windows, senza preclusioni verso gli altri sistemi, ma sono convinto che questo offra maggior duttilità in termini di hardware. E questo mi pare un aspetto piuttosto importante per chi vuole usare la GPU della scheda grafica per il rendering e avere ogni opzione disponibile.

A chi consiglierei SketchUp? Direi un po’ a tutti e, come dicevo prima, con l’aggiunta di plug-in esterni può veramente cambiare veste e adattarsi ai settori più impensabili, come pure al disegno di forme organiche.
V-Ray lo consiglierei in particolar modo a chi vuole realizzare immagini statiche molto realistiche e con alta fedeltà fotografica.

Modello 3D della cucina di casa Bolletta.
Modello 3D della cucina di casa Bolletta.
Modello 3D di una cucina per un loft, separabile dal soggiorno.
Modello 3D di una cucina per un loft, separabile dal soggiorno con una vetrata LCD oscurabile.

Progetto di dettaglio con SketchUp: dalla cucina all'orto domestico

Ti è capitato di realizzare qualche progetto al quale sei rimasto particolarmente legato o affezionato?

Con un passato nella progettazione di cucine componibili, forse è anche scontato dire che quella è rimasta una delle mie passioni. Mi ci sono cimentato sia per la cucina di casa mia, che per altri progetti più legati alla domotica, alla resa delle superfici, all’ideazione di maniglie e altri componenti personalizzati.

In più c’è un altro progetto che ho realizzato per casa che ho chiamato Ortomio. Si tratta di un carrello per fare l’orto in casa o in terrazzo, con la raccolta dell’acqua nei contenitori sottostanti, l’irrigazione elettronica assistita, la rete e il cellofan per proteggere le verdure dall’acqua e dagli insetti.
La struttura in acciaio inox non è saldata ed è costituita da lamiere piegate e tagliate con il laser usando i file CNC generati con SketchUp. Con LayOut ho impaginato tutti i materiali quotati e quantificati da inviare ai fornitori, nonché le tabelle che ho estratto da SketchUp con la funzione Genera rapporto, così come si vede nel file Ortomio.pdf.

Ortomio, serra domestica di Roberto Bolletta.
Rendering di Ortomio, l’orto domestico - clic sull'immagine per aprire la scheda tecnica

Siamo ormai in dirittura d’arrivo con la nostra intervista, per la quale ti ringraziamo moltissimo. Ti va di svelare il mistero del “design senza barriere” che abbiamo messo nel titolo? Giusto perché chi pensava di vedere rampe e montascale non si senta deluso.

Diciamo che io progetto molto con la testa, nel senso che dal 2015, in seguito a un incidente in moto, posso muovere solo quella. Grazie a un puntatore ottico, sono riuscito a utilizzare SketchUp e V-Ray per progettare oggetti e idee, senza scopo di lucro. Diciamo che la mia condizione mi regala parecchio tempo libero.
Ho trovato un software open source gratuito che fa sì che la web-cam segua e interpreti i miei movimenti dal collo in su, così riesco a usare la testa quasi come fosse un mouse, si chiama Enable Viacam.
Mi dispiace se abbiamo deluso qualcuno senza presentare rampe e montascale, che sono cose utilissime anche per me. A mia discolpa posso dire che non sono gli unici dispositivi che fanno superare barriere e che non ci sono solo quelle architettoniche. A volte “bastano” un po’ di hardware, software, certamente qualche aiuto, ma soprattutto una testa piuttosto caparbia, che non rinuncia a ingegnarsi per perseguire i propri scopi, le proprie passioni, i propri sogni.

Robo car Snoopy Roberto Bolletta.
Roberto Bolletta e la sua postazione di lavoro.
Roberto Bolletta e la sua postazione di lavoro.
Roberto Bolletta mentre disegna con SketchUp.
Roberto Bolletta mentre disegna con SketchUp.

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