Il Geometra Antonio Martini di Noventa Padovana (Padova) è un appassionato utilizzatore di SketchUp: lo utilizza in tutte le fasi dalla progettazione alla costruzione, in ogni minimo dettaglio architettonico, strutturale e impiantistico.
Gli abbiamo chiesto di condividere con la community di SketchUp la sua esperienza e il suo metodo di lavoro.
Descrivi il tuo lavoro:
Geometra progettista in ambito residenziale, consulente immobiliare. Collaborando con l’impresa di famiglia e imprese terze, ho svolto per anni attività di progettazione legata allo sviluppo immobiliare di edifici medio piccoli, dalla villetta alla palazzina di 10-15 unità.
Come e quando hai iniziato ad usare SketchUp?
Il mio primo contatto con SketchUp risale al 2012. Mi fu mostrato da un grafico. Nel 2015 mi iscrissi a un corso on-line di Tecnobit, per l’uso di SketchUp. Dovevo maturare crediti, e pensai che un corso per capire meglio quel programma, poteva andare bene. Alla prima lezione fu spiegato il concetto che è la chiave di volta di SketchUp: il Gruppo. Mentre io avevo lavorato ad elementi sciolti. E tutto fu chiaro.
Da quel momento, amore incondizionato. Comprendere le potenzialità fu un attimo. Così iniziai ad approfondire SketchUp fino ai Componenti Dinamici.
Come è cambiato il tuo lavoro da quando hai iniziato ad usare SketchUp?
Senza dubbio, il cambiamento sostanziale stà nel passaggio dal 2D cad al 3D:
- per il cliente significa vedere l’equivalente di un plastico, ma molto più dettagliato, se si spinge il modello. Visionabile a video, in realtà aumentata, e in realtà virtuale;
- per me, significa vedere subito le interferenze tra gli elementi costruttivi. Ad esempio, le canne verticali di ventilazione e di scarico, che possono intersecare gli elementi orizzontali (travi, travetti, o altri impianti);
- per il cantiere, significa poter simulare virtualmente anche l’allestimento dello stesso, con il posizionamento di attrezzature e materiali. Soprattutto il posizionamento della gru a torre in base allo sbraccio, alla sagoma dell’edificio in progetto, e agli elementi circostanti (edifici, linee elettriche, ecc.).
Io ora modello il progetto a livello esecutivo: stratigrafie complete di muri e solai, serramenti, le parti più ingombranti dell’impiantistica: riscaldamento, ventilazione meccanica, componenti principali dell’impianto elettrico. Un AsBuilt correttamente rilevato e restituito in SketchUp fornisce un documento unico alla proprietà, che tra 20 anni saprà cosa c’è sotto l’intonaco, in qualsiasi punto. Cosa che personalmente accoppio al rilievo fotografico a 360° (stile Street View, per capirci).
Come si struttura il tuo lavoro di progettazione su SketchUp?
Il mio workflow iniziale credo sia quello di tutti: schizzo a matita, eventuale traduzione rapida in 2D cad, ma non sempre. Poi la fase 3D SketchUp vera e propria. Realizzo l’esecutivo totale dell’edificio: da LOD C a LOD E, secondo la norma UNI 11337-4:2017.
Quale trucchetto in SketchUp avresti voluto insegnare ad un giovane te stesso? Qual è la funzionalità di SketchUp senza la quale non riusciresti a stare?
Di ‘trucchetti’ in realtà non me ne vengono in mente. Io uso le funzionalità di SketchUp, che possono conoscere tutti. Quello che mi premerebbe far capire bene a un neofita, è il funzionamento del Gruppo. Gruppi, gruppi nidificati, e Componenti. Questa è senz’altro la prima cosa da capire bene, per poter sviluppare il resto della conoscenza di SketchUp.
Utilizzi estensioni di SketchUp? Qual è la top 3 di estensioni che utilizzi e perché?
Certamente uso estensioni. La mie top 3:
- s4u-Slice, a pagamento;
- Mirror, gratuita;
- Pipe Along Path, gratuita.
Slice è a pagamento, ma dopo 2 ore di lavoro su un modello, si è già ampiamente ripagata: fa risparmiare letteralmente una montagna di tempo, rispetto al fare la stessa cosa con le funzioni native.
Mirror, se veniamo tutti dall’ambiente CAD 2D, è inutile spiegare l’ampio utilizzo che si fa della funzione ‘specchio’.
Pipe Along Path, potrebbe essere tranquillamente a pagamento, ma spero non leggano questo articolo. Esistono alcune estensioni a pagamento per fare tubazioni, ma secondo me, o almeno per il mio utilizzo, sono meno semplici e rapide di questa, che è anche gratuita. Realizzare la serpentina a spirale di un impianto di riscaldamento a pavimento, con Pipe Along Path, è una questione di secondi.
Cosa vorresti poter fare con SketchUp che al momento non è possibile fare?
Mi vengono in mente 2 cose:
- Un Push-pull intelligente: se ho un tronco di cono, diciamo a base quadra -ma potrebbe essere qualsiasi altra- e voglio aumentare la sua altezza, un Push-pull sulla faccia superiore dovrebbe dare come risultato un innalzamento di quella faccia, e un’estrusione rastremata delle facce inclinate inferiori, che seguono la loro inclinazione originaria.
- Campiture, retini e texture, nelle sezioni. Oggi, per farlo bisogna ricorrere a Skalp, a pagamento. Ho quell’estensione ma la uso poco o nulla. Servirebbe una funzione nativa, che sarebbe certamente più agile e snella.
Parlaci di un evento curioso/inaspettato che sei riuscito a risolvere grazie a SketchUp.
Per un’abitazione c’era un punto critico di innesto della struttura in legno di copertura nella struttura muraria. Ho potuto dare alla ditta fornitrice del tetto in legno, la sagomatura esatta del diagonale. I montatori non hanno dovuto ricorrere alla sega in cantiere, come succede spesso. Muro perfetto, trave perfetta, è arrivata in cantiere e si è appoggiata. Fine.
Come SketchUp ti avvicina al prodotto finito?
L’avvicinamento al prodotto finito è la grande potenza del 3D e di SketchUp: vedere il progetto senza doverlo immaginare. È come costruire un plastico, fino al più piccolo dettaglio. Posso ingrandire, spostare visuale, camminarci dentro. Con il 3D puoi controllare tutto, dipende solo da quanto spingi in dettaglio il modello. Se e quando Hololens arriverà ad avere un prezzo accessibile, si aprirà un mondo.
Qual è il tuo processo creativo per iniziare a progettare i tuoi lavori?
Osservando il modello 3d SketchUp durante la progettazione, viene molto naturale accorgersi di dettagli estetici, proporzioni, posizioni, sui quali è opportuno fare piccole modifiche correttive. Con un 2D, questo è davvero impossibile. Direi che è come vedere l’opera finita.
Quello è il momento nel quale spesso ci si accorge di alcune piccole o grandi cose, e si esclama: “Ah… ad averlo immaginato prima, avremmo fatto diversamente”.
Bene, SketchUp, per me, risolve tutto questo: vedo l’opera finita, come se la vedessi dal vero e ultimata. Ma è ancora in progetto, e posso correggere.
In che cosa pensi che SketchUp e il disegno 3D migliori il mondo dell’edilizia?
Avere tra 50 anni tutti i dati costitutivi dell’edificio (quanto laterizio, quanto calcestruzzo, quanto polistirene) permetterà di gestire in modo migliore la demolizione, lo smaltimento, e il processo stesso di demolizione legato al riutilizzo dei materiali. Un modello 3D completo consente di sapere in ogni momento a cosa si è di fronte. Soprattutto per i componenti non visibili.
Che assi nella manica hai per lavorare più velocemente?
Scorciatoie da tastiera. Tutte le lettere della mia tastiera richiamano una funzione. Uso pochissimo i menù superiori. Librerie organizzate. Componenti, materiali, e stili. Al volo.
Dove possiamo vedere i tuoi lavori?
Ho inserito i progetti più significativi nella pagina Portfolio del sito geometramartini.it. Occasionalmente condivido qualche immagine o video in rete, Facebook o YouTube. Presto creerò una pagina dedicata alla progettazione 3D, con specifico riferimento a SketchUp.
Nell’intervista al Geometra Antonio Martini sono emersi interessanti spunti tecnici che volevamo condividere: si tratta di un approfondimento nel cuore del modo di lavorare di un vero appassionato di SketchUp!