La modellazione digitale 3D su SketchUp è un buon modo per ricercatori e insegnanti di visualizzare ambienti storici, e trasmettere le loro idee a colleghi, studenti o spettatori.
Proprio come ha fatto Matthew Nicholls, storico nel dipartimento dei classici alla Reading Univeristy (UK) che in questo articolo descrive il suo metodo di lavoro e ci parla di un interessantissimo corso online aperto a tutti e gratuito sull’antica Roma.
Lo scorso Marzo l’Università di Reading ha lanciato un nuovo e gratuito MOOC (massive open online course) di 5 settimane sulla Roma antica usando il mio grande modello digitale della città fatto su SketchUp. Io sono uno storico specializzato sui Romani nel Dipartimento dei classicia> alla Reading University. In questo corso, porto gli studenti attraverso differenti tuor tematici attraverso l’architettura di Roma, illustrato da immagini di repertorio che abbiamo girato a Roma mescolato con modelli digitali.
La ricostruzione dei siti archeologici con SketchUp
Le ricostruzioni 3D possono veramente portare i siti archelogici di nuovo in vita per le persone, specialmente per quelle che non sono abituate a vedere planimetrie in bianco e nero o ad interpretare le rovine. Voglio spingere questo processo di scoperta ed esplorazione il più lontano possibile al MOOC, quindi abbiamo incluso anche foto panoramiche a 360° scattate a Roma e – per la prima volta esclusivamente al MOOC – modelli 3D di edifici antichi che gli spettatori possono esplorare dal vivo in Kubity, un visualizzatore app/desktop gratuito che consente di fare dei veri e propri tuor nel modello 3D, con un cursore per regolare l’illuminazione e così via (come molti dei migliori strumenti e prodotti che ho incontrato per il lavoro 3D, ho incrociato per la prima volta Kubity allo SketchUp Basecamp).
Sarei felicissimo se gli utenti di SketchUp volessero dare un’occhiata al corso, è gratuito, e se son fissate 3 ore di contenuti a settimana non c’è un calendario fissato o obbligo di seguire le lezioni in un ordine particolare.
Ho presentato il mio progetto di modellazione di Roma allo scorso SketchUp Basecamp. Ci è voluta circa una decade per completarlo (pensavo non sarebbe mai finito), e ho mostrato la città come appariva circa nel 315 d.C. (beh, circa, molte strutture sembrano nuove, il che apre un intero set di domande. Ma la risposta più veloce a “che periodo rappresenta?” è l’inizio del IV secolo d.C., un periodo dove le strutture più grandiose sopravvissute finora esistevano già simultaneamente).
Quasi tutti i contenuti architettonici nel modello sono stati creati su SketchUp, che è stato uno strumento veramente eccellete per la ricostruzione digitale. Durante il lavoro ho usato diverse modalità, a seconda del tipo di edificio che stavo facendo e a seconda delle fonti e testimonianze che avevo.
I plugin hanno automatizzato e velocizzato enormemente alcuni computi, e hanno reso possibili operazioni che erano impossibili: Istant tools (specialmente Roof) di Chuck Vali, Tools on Surface di Fredo per esempio per inserire elementi come strade in topografie curve, e molti altri. Mi sono creato un piccolo set di campioni di texture, porte, finestre, bordi, scale, fontane romane ecc e le ho scambiate dentro e fuori come componenti. Dove era possibile, le strutture erano costruite da testimonianza archeologiche e sulla base delle fonti come testimonianze letterarie, immagini sulle monete antiche e una mappa in marmo della città risalente al III sec. d.C. che è sopravvisuta in frammenti. Il nostro MOOC è molto più della somma di tutte le fonti che abbiamo usato.
Il risultato complessivo è un modello molto largo. Quando lo stavo realizzando non avevo ben chiara l’idea di come avrei potuto usarlo oltre a mostrare agli studenti delle immagini o animazioni, ma ora esistono molte opzioni che mi aiutano a portare in vita il modello – e continuano ad apparirne di nuove.
Per cominciare, aver trovato in SketchUp uno strumento così divertente e avvincente da usare, ho sviluppato modi per usarlo nelle mie lezioni all’università. Come SketchUp Visiting Professional, ora conduco seminari sul 3D per l’istruzione nelle università e nelle scuole nel Regno Unito e all’estero, e sono sempre entusiasta dal potenziale che offre in molti contesti delle discipline accademiche.
Il software di rendering mi permette di assemblare l’intera città in un unico file e produrre dei “voli” animati. Per alcuni anni ho usato Cinema 4D per questo, e allo scorso Basecamp ho scoperto Lumion. Vedere cosa questo software elegante e potente può fare è stato un vero momento “a-ha!” per me, comparabile al giorno in cui per la prima volta ho scaricato e “giocato” con SketchUp e ho visto come poteva essermi utile come storico.
Abbiamo usato Lumion per la maggior parte dei render del nostro MOOC e mi rallegro di alcuni effetti cinematografici che abbiamo ottenuto. Abbiamo anche adattato il mio modello di Roma in Unity per creare un MMORPG (Massive Multiplayer Online Role-Playing Game) chiamato “Life in Rome” ambientato in un modello della città storicamente accurato.
Altri usi del modello includono Kubity, come abbiamo visto e la condivisione di piattaforme come SketchFab che consente ai contenuti 3D di giocare una parte importante nei contesti didattici; qui, per esempio, c’è una raccolta di modelli 3D di ceramiche greche provenienti dalla collezione dell’Università di Reading che possono essere “maneggiati” in 3D; gli originali, ovviamente, vivono dietro un vetro e non possono essere presi e toccati dagli studenti.
Mi sono divertito anche ad usare strumenti come il visualizzatore DVerse, Unity, VRSkope, e Iris che crea passeggiate in realtà virtuale dentro agli edifici romani. Camminare “dentro” un teatro romano in VR, per esempio, è sorprendentemente differente dal vederlo su uno schermo in un ambiente senza consapevolezza di scala e proporzioni.
I sensi coinvolti nel guardarsi intorno in un modello – allungare veramente il collo per guardare in alto – aggiunge un nuovo livello di consapevolezza della scala. Dovresti provarlo se non lo hai ancora fatto!
Unisciti a me e alle altre 9.500 persone al nostro MOOC. E ci vedremo con alcuni di voi al prossimo Basecamp!
Articolo originale tratto dal blog internazionale di SketchUp – Autore: Matthew Nicholls